SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Riccardi' le mie due ore spuzzonite non competono mai con 150 km a botta del CUBANO.....male che va ce francobbollamo dietro a lui......ihhhhhh

GRAZIE A TUTTI troppo buoni, durante il turno di notte partorisco idee e concetti che mi spavento da solo

Ci vediamo domenica prossima per la FRASSO

Bellissima complimenti!!!dopo questa introduzione, Questa uscita già mi preoccupa.... Nn saranno un po' troppi km??? Vbb Alle brutte mi faccio tirare da Giovanni.... Ke a quanto so ci sta dando giù con gli allenamenti.... Ahahah

Grandissima introduzione della Fiano - San Benedetto allora non ci rimane che aspettare e pedalare.......grande capitano.

che forza!!! ma per nominarti generale aspettiamo la bicicronaca della prossima domenica che ci vedrà impegnati al gran completo a Frasso!!!

Sono 196, i chilometri che separano Fiano Romano (ridente cittadina nota non soltanto per la Barriera autostradale di Roma Nord o perché ha dato i natali alla Sabrinona nazionale) ed il lungomare di San Benedetto del Tronto, traguardo finale di un’autentica e bellissima avventura che prenderà inizio la mattina del 4 maggio e che presumibilmente occuperà gran parte della giornata.
Dicevamo di San Benedetto, importante centro ittico marchigiano del medio Adriatico in cui risiede un famosissimo mercato del pesce dove ogni mattina vengono battuti all’asta i migliori prodotti del mare i cui pezzi pregiati finiscono nei ristoranti più rinomati di Milano e Roma e nelle panze di chi può permetterselo.
A proposito di pesce e pescato: a San Benedetto potremo ammirare il famoso Monumento al Pescatore; si tratta di una statua collocata nel punto in cui il lungomare si innesta con il molo sud del bacino portuale e che riproduce la tenuta dei pescatori durante le tempeste, quando, per richiamare l'attenzione sul pericolo derivante dalla nebbia incombente sul mare, si servivano della tromba.
Tornando a noi, è facile prevedere un’autentica avventura nel viaggio, dove valorosi e indomiti atleti si ritroveranno fianco a fianco, anzi, in fila indiana, per raggiungere le azzurre (vabbè, si fa per dire) acque dell’Adriatico.
Velocità, volontà, resistenza alla fatica, l’aria fresca nei polmoni (purché i gas di scarico non ci avvolgano e non facciano urlare di concerto i nostri bronchi e alveoli), le gambe che girano, il cuore che batte forte accompagnato soltanto dal soffio leggero del vento che sfida il silenzio… ecco gli ingredienti di questa tappa!


Non puoi chiedere a questa Tirreno-Adriatico di essere generosa e risparmiarti, come non puoi augurarti di non avere forature o guasti meccanici o di non cadere (come accadde al sottoscritto lo scorso anno).

Ma fate pure gli scongiuri che volete, toccatevi, grattatevi. E’ tutto ammesso e non si sa mai! Così come è ammessa, anzi auspicabile, una preghiera a Giove, dio supremo delle piogge affinché renda la nostra giornata fresca e soleggiata.
Insomma, da Fiano impegneremo la Salaria, arteria che i nostri avi, che la costruirono oltre duemila anni fa, chiamavano appunto Strada del Sale. Toccheremo quindi Antrodoco, Amatrice (toglietevi dalla testa anche il solo pensiero legato ai mitici spaghetti!), Arquata del Tronto, Ascoli Piceno (sì anche qui sarebbe piacevole una sosta culinaria, ma lasciamo stare) per arrivare quindi a San Benedetto.

Tutta la squadra ha lavorato alacremente in questa prima parte della stagione con l’obiettivo di cogliere un bel risultato.
I poveri sono matti, diceva Zavattini oppure lo diceva il mio garagista, non ricordo bene...comunque anche i ciclisti lo sono. Non completamente fuori di testa, ma possessori di quel briciolo di pazzia che li porta a scegliere uno sport libero, arioso, elegante e armonico, di estrema fatica, per certi versi anche rischioso, ma che contestualmente regala molte soddisfazioni.

196 chilometri sono certamente molti, ma il Cicloclubfianoromano pedala e suda per arrivare alla meta finale, perchè il ciclismo è uno sport adatto a chi ha ancora voglia di fare scoperte inattese, ed è come la vita. Il ciclismo sei tu, la tua bicicletta, la strada che si staglia ai tuoi occhi e il traguardo che dovrai raggiungere.



P.S.
Che dite? Me li sono guadagnati i gradi di Capitano? Anzi, me potreste pure fa diventà Maggiore.